Due giorni di esercitazione nello scenario alpino di Monasterolo del Castello, nella zona del Lago di Endine, per i volontari del Nucleo Operativo Comunale della Protezione Civile nello scorso fine settimana. Il NOC novatese, unitamente ad alcuni volontari di Protezione Civile di Seregno, sono raggiungere la Val Cavallina, località che in passato aveva già ospitato le esercitazioni “Fiumi Sicuri” e luogo dove pochi giorni fa ha potuto essere testata, lungo tutto il perimetro del lago, l’attrezzatura radio in dotazione oltre che svolgere una verifica degli impianti idrovori. L’esercitazione ha vissuto il momento saliente nella mattinata di domenica quando i volontari sono stati chiamati a svolgere la ricerca di una persona scomparsa in ambiente alpino – prima prova di questo genere svolta dal 2004, anno di fondazione del NOC – operazione che ha costituito un importante banco di prova per testare le competenze acquisite fino ad oggi in merito all’orientamento e alla gestione di squadre in operazioni di ricerca e comunicazioni radio. I volontari, al termine dell’esercitazione si sono trovati per un de briefing in cui è stato effettuato un bilancio tra positività ed errori commessi. “Merita sottolineare, ancora una volta, lo spirito di servizio e la dedizione di questi nostri volontari che non esistano a sacrificare anche i propri weekend al fine di migliorare la loro preparazione specifica, in modo tale da poter poi mettere a disposizione, della popolazione in caso di necessità” ha commentato al Notiziario l’assessore competente, Monica Pietropoli di ritorno dal luogo dell’esercitazione dove ha potuto constatare di persona i progressi che il NOC continua a compiere.
venerdì 17 settembre 2010
Due giorni in ambiente alpino
Due giorni di esercitazione nello scenario alpino di Monasterolo del Castello, nella zona del Lago di Endine, per i volontari del Nucleo Operativo Comunale della Protezione Civile nello scorso fine settimana. Il NOC novatese, unitamente ad alcuni volontari di Protezione Civile di Seregno, sono raggiungere la Val Cavallina, località che in passato aveva già ospitato le esercitazioni “Fiumi Sicuri” e luogo dove pochi giorni fa ha potuto essere testata, lungo tutto il perimetro del lago, l’attrezzatura radio in dotazione oltre che svolgere una verifica degli impianti idrovori. L’esercitazione ha vissuto il momento saliente nella mattinata di domenica quando i volontari sono stati chiamati a svolgere la ricerca di una persona scomparsa in ambiente alpino – prima prova di questo genere svolta dal 2004, anno di fondazione del NOC – operazione che ha costituito un importante banco di prova per testare le competenze acquisite fino ad oggi in merito all’orientamento e alla gestione di squadre in operazioni di ricerca e comunicazioni radio. I volontari, al termine dell’esercitazione si sono trovati per un de briefing in cui è stato effettuato un bilancio tra positività ed errori commessi. “Merita sottolineare, ancora una volta, lo spirito di servizio e la dedizione di questi nostri volontari che non esistano a sacrificare anche i propri weekend al fine di migliorare la loro preparazione specifica, in modo tale da poter poi mettere a disposizione, della popolazione in caso di necessità” ha commentato al Notiziario l’assessore competente, Monica Pietropoli di ritorno dal luogo dell’esercitazione dove ha potuto constatare di persona i progressi che il NOC continua a compiere.
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